giovedì 4 luglio 2013

Preparazione alle prove scritte. I segni di riconoscimento


Uno degli errori più frequenti compiuti dagli esaminandi è quello di includere (si spera per sbaglio..) segni di riconoscimento all’interno degli elaborati. Tali segni, effettuati il più delle volte per distrazione o mancanza di conoscenza di alcune regole elementari, comportano l’annullamento del compito. Inutile dire che la loro analisi merita assoluta attenzione.

Vista la particolarità dell’argomento e la necessità di un approccio pratico, reputo sia inutile disquisire di teoria: preferisco fornire direttamente un elenco di segni da evitare, ricordandoVi che comunque il concetto di “segno di riconoscimento” è del tutto variabile, ed è quindi è possibile che due Corti decidano di avere metri di valutazione del tutto diversi nei confronti dei candidati:
a) Evitate ogni tipo di cancellatura fatta con il bianchetto. Se dovete cancellare interlineate. E se potete evitare di interlineare è ovviamente ancora meglio (vd. post precedente);
b)  Usate una penna a sfera nera. Non un pennarello, non una stilografica, non una di un altro colore. Non è una regola, ma se scrivete con la classica BIC andate sul sicuro. E portatevene dietro quattro o cinque, così se la penna finisce, usate la stessa tipologia di inchiostro e non si nota la differenza (io ne avevo dieci, ma questa è un'altra storia..);
c)  Utilizzate il foglio uso bollo dal verso giusto: ricordate che la parte grossa del bianco va sopra e quella piccola sotto. E ricordate di cominciare dalla prima pagina (so che può sembrare ovvio, ma nella tensione dell’esame è un attimo cominciare dalla terza pagina e accorgersi del proprio sbaglio solo dopo averne scritte due, come capitò a una persona di mia conoscenza…);
d)  Scrivete tutte le righe a partire dalla prima e non saltatene nessuna. Neanche negli atti;
e)  Non fate asterischi o note a piè di pagina;
f)   Non saltate pagine;
g)  Non piegate il foglio a metà come nel tema di maturità;
h)  Scrivete all’interno dei margini e non strabordate;
i) Non usate termini anglofoni, tedeschi, francesi o latini (a rifletterci, questo non è un segno di riconoscimento, ma un po’ di umiltà in sede di esame non fa mai male);
j)  Non fate fiorellini, cuoricini o ghirigori di varia natura sulle “i” (e se Vi state chiedendo se qualcuno ha mai avuto il coraggio di compiere un simile gesto, well, ho visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare…);
k)  Scrivete in corsivo. Non in stampatello maiuscolo, non in stampatello minuscolo (e se state pensando che la Vostra grafia in corsivo fa assolutamente pena, ricominciate a fare sin da ora le pagine di “a”, “b” e “c”, come fece a suo tempo il sottoscritto…);
l)  Negli atti inserite tre puntini nelle parti da lasciare in bianco. Niente “xxx” o linee lunghe;
m) Quando andate a capo fate due stanghette come alle elementari e non una sola;
n) Non mettete il Vostro nome sui fogli. Il Vostro nome dovrà essere solo inserito nel cartoncino che allegherete all’elaborato;
o)  Non consegnate le brutte copie (e scrivete la brutta copia come se fosse direttamente la bella, così nel peggiore dei casi potrete comunque consegnare un compito meritevole di lettura…).

Tutto ciò potrà forse sembrarvi scontato, ma non avete idea di quanti compiti anche meritevoli vengano annullati dalle Corti più severe. E se mi venite a dire che il Vostro amico ha scritto in stampatello, ha usato il bianchetto, ha consegnato la brutta copia ecc. ed ha passato lo scritto lo stesso, mi fa molto piacere per il fortunato candidato, ma rimango dell’idea che fossi in Voi non rischierei.. la posta in gioco è veramente troppo alta..

Buon lavoro.. E ricordate che, come dice il proverbio, il diavolo è nei dettagli….

Marco