sabato 5 luglio 2014

La preparazione della prova orale - Parte 1



A seguito della recente pubblicazione dei risultati delle prove scritte in varie Corti d’Appello e delle conseguenti chiacchierate scambiate con futuri colleghi alla ricerca di preziose informazioni sulla prova orale, ho pensato che trattare questo tipo di argomento potesse essere una scelta condivisibile. La speranza, ovviamente, è quella di aiutare i futuri colleghi nella loro imminente preparazione, o quanto meno di rendere il difficile periodo che si prospetta loro meno faticoso rispetto al previsto.

In questo e nei prossimi due post, pertanto, fornirò ai fortunati quindici consigli per affrontare la prova nella maniera più proficua possibile.

Qui di seguito i primi cinque:

1)  Sviluppate un programma di lavoro sostenibile, e vedete di rispettarlo. Se Vi saprete organizzare avrete già portato a termine metà della prova, e non sto scherzando. Le ragioni di ciò hanno carattere sia oggettivo (possedendo una preparazione uniforme ed omogenea limiterete al massimo la possibilità di cadere su domande inaspettate) che motivazionale (arriverete in Corte d’Appello convinti di avere fatto tutto il possibile per ottenere l’agognata abilitazione, quindi meno agitati). Nella realizzazione del programma di lavoro tenete conto delle Vostre abitudini di studio nonché della stanchezza fisica e mentale che andrete necessariamente ad incontrare: accade infatti di frequente che, a fronte di un programma difficilmente sostenibile, la fatica si faccia sentire a metà o 2/3 del percorso: in questi casi, il rischio di non essere brillanti come vorreste è assolutamente reale.
Un ultimo appunto: considerate di concludere il Vostro programma di studio con un anticipo di almeno quindici giorni rispetto al D-Day. È statisticamente provato che non riuscirete a rispettarlo, quindi non provateci neanche.
2)  Svuotate la mente prima di cominciare. Narra un proverbio zen che se il tuo vaso è pieno di sabbia, non puoi continuare ad inserire granelli prima di svuotarlo. Questo difficile (a volte impossibile) intento, è capace di dare, ove realizzato, benefici inimmaginabili, e ciò non solo con riguardo alle attività di memorizzazione e raccolta informazioni (indispensabili, specialmente per le procedure), ma anche in relazione al ragionamento giuridico e alla capacità argomentativa, vero discrimine tra il candidato nella media e quello eccellente. Le maniere per svagare la mente sono molteplici (io stesso ne conosco diverse….), ad ogni modo, ritengo che un periodo ininterrotto di ferie possa essere una delle migliori scelte per fare vuoto mentale prima di passare a quel tipo di studio che un noto poeta Italiano avrebbe definito “matto e disperatissimo”.
3) Andate a vedere tutti gli orali della Vostra sottocommissione. Non finirò mai di sottolineare l’importanza di questo punto, che ritengo fondamentale. Soprattutto nell’ipotesi dobbiate sostenere la prova nei mesi successivi a Settembre, andare a vedere gli orali dei Vostri colleghi non è da considerarsi una facoltà, bensì un dovere morale: nei lunghi pomeriggi in Corte d’Appello imparerete infatti non solo a conoscere i Commissari e i loro supplenti, ma anche a vedere le tipologie di domande che questi ultimi prediligono (aperta/chiusa, ragionamento/memoria, teorico/pratica, codicistica/discorsiva, comparatistica/statica ecc.), l’ordine delle materie, le loro priorità. In altre parole, verrete a conoscenza di quanto è richiesto al singolo candidato. Oltre ciò, potrete rinsaldare alcune amicizie dell’Università e conoscere nuovi compagni con i quali condividere un periodo oggettivamente difficile, magari organizzando gruppi di studio una o due volte a settimana. Questo elemento, a volte poco considerato, riveste un’importanza notevole: quando la fatica e la stanchezza la provano tutte le persone intorno a Te, infatti, sei meno incline alla resa e più concentrato sull’obbiettivo.
Ciò premesso, tenete in considerazione che pensare di andare all’orale unicamente per conoscere possibili domande in sede d’esame è concettualmente ed ontologicamente errato, se non altro perché è probabile che quelle domande non vengano poste ad un candidato visto a tutte le prove per svariate settimane o mesi. Agli orali, pertanto, bisogna andare unicamente per avere una preparazione il più possibile in linea con gli standard richiesti dalla Commissione, se poi arriva una domanda già effettuata in precedenza, tanto meglio. Ricordate che lo studio intelligente, specialmente in prove estremamente fisiche come queste, vale molto più dello studio intenso ma non ragionato.
4) Concedetevi del tempo per i piaceri. Paradossalmente, in un periodo duro, faticoso e ai limiti della sopportazione come la preparazione dell’orale, dovrete pensare a coccolarVi adeguatamente, che sia con una cenetta di pesce al ristorante piuttosto che con un weekend al mare o una serata di svago. State chiedendo tanto al Vostro fisico, alla Vostra mente e al Vostro spirito, non potete pensare di non dare a Voi stessi nulla in cambio.
La frase che preferisco ripetere in questi frangenti è “trattateVi come se foste una donna incinta”. Nonostante la mia natura mascolina, Vi assicuro che quando è stato il mio turno mi sono immedesimato assai bene nella parte…
5)  Se possibile, provate a staccare con lo Studio Legale con il quale collaborate per dedicarVi unicamente alla preparazione della prova. Lo studio del diritto, come quello di altre discipline, procede in chiave logaritmica, e potrete rendere al Vostro meglio solo quando la macchina sarà rodata e pronta a procedere senza interruzioni. Ora, ciò non toglie che tanti professionisti abbiano passato la prova studiando la notte o mentre lavoravano (io stesso non ho staccato del tutto con l’attività legale), ma fossi in Voi non rischierei: la posta in gioco è troppo alta per permettersi di giocare con il fuoco…

Questi i primi consigli, che rappresentano le linee guida basilari per la preparazione. Nei prossimi due post fornirò qualche dritta maggiormente pratica, utile a garantire un risultato (si spera) soddisfacente ed in linea con le Vostre aspetttative.

A presto, e in bocca al lupo con lo studio…

Marco

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