Eccoci
giunti ad una nuova puntata dopo il periodo estivo, per alcuni rigenerante e
ritemprante, per altri caratterizzato da uno studio “matto e disperatissimo”, purtroppo necessario per il raggiungimento
dell’agognato obbiettivo.
Eravamo
rimasti che ci saremmo aggiornati con nuovi consigli pratici per la
preparazione della prova, pertanto non perdo tempo dilungandomi
nell’introduzione e vado subito al punto:
1) Utilizzate il metodo di studio che avete sempre adoperato. Come più
volte indicato nei miei precedenti post, non esiste un metodo perfetto di
preparazione all’esame, esiste il Vostro
metodo. Troppe variabili infatti influiscono: la tecnica che va bene per un
candidato su altri può essere deleteria, il tempo non è lo stesso per tutti, ed anche gli esaminatori risultano essere assai diversi fra loro. Pertanto,
a meno che non vi siano ristrettezze dovute ai tempi contingentati, suggerisco
di utilizzare il metodo che Vi ha garantito successo durante l’Università.
Non
dubito che in questi anni sia aumentato il Vostro pragmatismo, e certamente
sarete cambiati notevolmente (si spera in meglio), ma la preparazione
dell’esame orale è un periodo difficile nel quale i candidati hanno il più
delle volte bisogno di certezze: il metodo che Vi ha portato fortuna negli
studi universitari è senza dubbio una di quelle. Un caldo consiglio: non
fatevi allarmare da sparvieri e saggi secondo i quali a) fare riassunti e
schemi non è possibile per ragioni di tempo b) siete troppo vecchi per ripetere
come al liceo. Se questo è stato il Vostro metodo, perseverate, e i risultati
saranno certamente all’altezza.
2) Scegliete
con cura i manuali di Studio. Una particolare cura la dovrete dedicare alla
scelta dei manuali, attività che alcuni esaminandi, in vista della prova nei
mesi di Settembre e Ottobre, hanno già fatto. In questo caso, Vi suggerisco di valutare
con attenzione eventuali pubblicazioni da parte dei membri della Commissione
nonché, nel caso si tratti di Professori, i manuali utilizzati da loro a
lezione. Tale scelta è non solo fondamentale per capire la scrittura e
l’approccio dei singoli esaminatori, ma anche per comprendere possibili
argomenti coperti in alcuni testi e non in altri. In fin dei conti, come sosteneva
Benjamin Disraeli, “le persone di
successo sono sempre quelle che hanno accesso al maggior numero di informazioni”.
3) Eliminate tutto ciò che è superfluo.
Se è vero che dovrete dare il massimo, è vero anche che dovrete avere
coscienza dei Vostri limiti, pena il surmenage
e un rendimento non all’altezza. Abituarvi pertanto ad una più corretta e
migliore gestione delle energie Vi aiuterà non solo a sopravvivere fisicamente durante
il periodo di studio, ma anche ad ottenere la lucidità e la freschezza che
possono influenzare positivamente una prova. A tal proposito, ritengo che il motto secondo il quale il miglior
metodo per trovare nuove energie è spenderne il meno possibile faccia
certamente al caso Vostro. Se pertanto organizzare una cena con gli amici,
guardare un film, mettere a posto la cantina o partecipare all’ennesima serata
mondana sono attività mirate allo svago in vista di uno studio più proficuo,
ben vengano, se invece sono finalizzate semplicemente ad occupare la Vostra
mente, è giusto che cominciate a dare alle cose la giusta priorità. Il vostro corpo
Vi ringrazierà.
4) Curate la Vostra alimentazione e il Vostro fisico. Mens
sana in corpore sano, recitava un proverbio latino, e non v’è dubbio alcuno
che la massima di cui sopra rivesta una grande importanza soprattutto nelle
prove intellettive come questa. Ora, provare a convincervi che alimentazione,
riposo e fisico influiscono per il 50% della prova forse risulterà difficile,
così come potrebbe essere dura convincervi che limitando gli zuccheri e gli
alimenti confezionati, facendo un’ora di attività fisica quotidiana, dormendo adeguatamente
e prendendo 5/6 porzioni abbondanti di frutta e verdura ogni giorno, acquisterete
una maggiore capacità di studio. Mi limiterò perciò ad un semplice
avvertimento: non pensate che corpo e mente siano elementi indipendenti e
distaccati fra loro. Solo quando questi collaborano in maniera armonica,
infatti, è possibile ottenere i risultati migliori.
5) Siate flessibili.
Uno dei principi che preferisco della filosofia cinese è quello che identifica
il concetto di forza con quello di flessibilità. Avere la capacità (e
talvolta il coraggio) di modificare con il passare dei giorni alcuni aspetti
della preparazione a seconda della Vostra risposta psicofisica dimostra infatti
una grande intelligenza. Ciò detto, se non vi trovate bene con un manuale,
cambiatelo, se avete difficoltà a studiare da soli, cominciate a organizzare
gruppi di studio, se credete che gli schemi e i riassunti non facciano più bene
per voi, cominciate a ripetere o a leggere cercando di memorizzare. Non avete
idea di quante nozioni, se avete trovato la chiave di volta della Vostra
preparazione, possano essere apprese in tempi talvolta brevissimi.
Approfitto
dello spazio a disposizione per farVi l’in bocca al lupo per la prova.
Stringete i denti, date il massimo credete in Voi stessi. D’altronde, se non
siete Voi i primi ad avere fiducia nelle Vostre capacità, come potranno esserne
convinti gli altri?
A
presto
Marco
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